Come sarà l’auto del futuro? Quali emozioni vivremo a bordo? E come dialogheranno gli interni dell’auto con il mondo esterno? Le risposte dei designer di domani sono oggetto della mostra “The Future of Emotions”, che Pininfarina inaugura oggi al Borgo Medievale di Torino per presentare i risultati del Workshop rivolto agli studenti di quattro prestigiose scuole di design: l’italiana IAAD, il network internazionale IED, la francese ISD Rubika e la svedese UMEA.
Dal 7 al 12 giugno, nell’ambito del Salone dell’Auto di Torino Parco Valentino, i visitatori potranno ammirare a ingresso libero una selezione dei progetti sviluppati dagli studenti sul tema proposto da Pininfarina: “Le emozioni a bordo nella mobilità del futuro”. Partendo dall'evoluzione verso nuove forme di mobilità autonoma, che sta dando un’importanza crescente alla vita all’interno dell’automobile, Pininfarina ha sollecitato negli studenti di design una riflessione approfondita su come queste nuove forme di mobilità possano influenzare la funzionalità degli interni e l'esperienza emotiva e sensoriale a bordo.
“Il modo migliore per celebrare il passato è guardare al futuro – commenta il Presidente Paolo Pininfarina. - Per questo Pininfarina ha scelto, a fine 2015, di chiudere le celebrazioni per il suo 85° anniversario promuovendo un workshop rivolto agli aspiranti designer, alcuni dei quali ci auguriamo di accogliere presto nel nostro team”.
“Il workshop aveva l’obiettivo di offrire la visione dei designer di domani su un tema che a Pininfarina sta particolarmente a cuore - spiega Fabio Filippini, Chief Creative Officer Pininfarina. – La risposta è stata entusiastica e ne sono scaturiti progetti ricchi di spunti che lasciano intravedere un futuro nuovo nella fruizione dell’oggetto dell’automobile. La vita a bordo dei veicoli viene immaginata come un’esperienza in grado di regalare al conducente e ai passeggeri emozioni e intrattenimento, pur rimanendo costantemente connessi con il mondo esterno”.
Il workshop, realizzato tra novembre 2015 e marzo 2016, ha visto coinvolti circa 80 studenti. Ogni scuola è stata seguita da uno o più designer del team Pininfarina e tutta la ricerca è stata supervisionata da Fabio Filippini.