La Storia

Quel circuito in cui correvano Nuvolari e Ascari

Da sempre il Parco del Valentino ha ospitato importanti manifestazioni sportive. Dal 1935 al 1955 i viali del Parco hanno visto svolgersi dieci gare ufficiali di Formula A (poi Formula 1) e confrontarsi i più grandi i pionieri dell’automobilismo sportivo, piloti che hanno fatto la storia delle corse internazionali. Fra loro Nuvolari, Ascari, Varzi, Villoresi. Le gare ebbero un enorme successo: per assistere agli eventi arrivarono da ogni parte d’Italia oltre cinquantamila persone, un vero record per l’epoca. Il parterre delle autorità era assolutamente di prim’ordine, e in riva al Po si fronteggiarono le migliori macchine sportive dell’epoca tra cui Maserati, Ferrari, Alfa Romeo, Fiat. Nomi che non solo rappresentano l’essenza dell’automobilismo, ma che racchiudono l’eccellenza del design e della tecnologia made in Italy. Nelle ultime due edizioni, le gare che si disputavano all’interno del circuito di Torino presero il nome di Gran Premio del Valentino. Questo si disputò nel 1952 e nel 1955 sulle strade che attraversano i giardini del parco.

Edizioni storiche

1935 - Circuito automobilistico di Torino

Concorrenti:
Farina (Maserati); Tadini (Alfa Romeo); Taruffi (Bugatti); Laredo (Alfa Romeo); Danese (Alfa Romeo); Cornaggia (Alfa Romeo); Teagno (Alfa Romeo); Tuffanelli (Maserati); Barbieri (Maserati); Pages (Alfa Romeo); Clerici (Maserati); Mariano(Bugatti); Pintacuda (Alfa Romeo); Trossi (Alfa Romeo); Siena (Maserati); Nuvolari (Alfa Romeo); Brivio (Alfa Romeo); Dusio (Maserati); Carpegna (Maserati); Bonetto (Maserati); Balestrero (Alfa Romeo); Conter (Alfa Romeo); Rovere (Maserati)

Vincitore: Nuvolari (Alfa Romeo), in 1 h 3’’1””1/5, pari a 115, 239 km/h

1937 - 2° Circuito automobilistico di Torino

Concorrenti:
Per la prima classe: Dreyfus (Maserati); Bianco (Maserati); Bira (Era); Bjørnstad (Era); Villoresi (Maserati); Dusio (Maserati); Cortese (Maserati); Tongue (Era); Filippi (Maserati); Filipinetti (Maserati); Basadonna (Maserati); Lurani (Maserati); Gessner (Maserati); Gennardi (Fiat); Soffietti (Maserati); Marazza (Fiat). Per la seconda classe: Farina (Alfa Romeo); Brivio (Alfa Romeo); Trossi (Alfa Romeo); Pintacuda (Alfa Romeo); Wimille (Bugatti); Mandirola (Maserati); Festetich (Maserati); Magistri (Alfa Romeo); “Ventidue” (Alfa Romeo)

Vincitore:
della prima classe: Eugen Bjørnstad (Era) in 1h 18’12” 59/100, pari a 89/775 km/h
della seconda classe: Antonio Brivio (Alfa Romeo) in 1 h52’30” 1/5, pari a 93,629 km/h

1946 - 1° Gran Premio di Torino

Concorrenti:
Farina (Alfa Romeo); Wimille (Alfa Romeo); Trossi (Alfa Romeo); Varzi (Alfa Romeo); Sanesi (Alfa Romeo); Nuvolari (Maserati); Chiron (Maserati); Pelassa (Maserati); Sommer (Maserati); Cortese (Maserati); Ruggeri (Maserati); Platé (Maserati); Parnell (Era); Barbieri (Maserati); Whitehead (Era); Louveau (Maserati); Lanza (Maserati); Romano (Maserati); Brooke (Era); Chaboud (Delahaye)

Vincitore: Achille Varzi (Alfa Romeo), in 2h 35’45” 4/5, pari a 109,088 km/h

1947 - 2° Gran Premio di Torino

Concorrenti:
Pozzi (Talbot); Villoresi (Maserati); Ascari (Maserati); Chaboud (Delahaye); Tadini (Fiat Stanguellini); Louveau (Delage); Sommer (Ferrari); Rol (Simca Gordini); Scagliarini (ARS); Comotti (Talbot); Auricchio (Fiat Stanguellini); Bertani (Fiat); Raph (Delage); Romano (Alfa Romeo); Mayrat (Delahaye); Rovelli (BMW); Bianchetti (Alfa Romeo); Minozzi (Maserati); Lanza (Fiat); Ermini (Alfa Romeo)

Vincitore: Raymond Sommer (Ferrari 159), in 4 h 38’57”, pari a 108,825 km/h

1948 - XIX Gran Premio d'Italia

Concorrenti:
Wimille (Alfa Romeo); Trossi (Alfa Romeo); Villoresi (Maserati); Sommer (Ferrari); Sanesi (Alfa Romeo); Farina (Ferrari); Ascari (Maserati); Chiron (Talbot); Parnell (Maserati); Comotti (Talbot); De Graffenried (Maserati); Cortese (Maserati); Taruffi (Maserati); Rosier (Talbot); Bira (Ferrari); Etancelin (Talbot); Manzon (Simca Gordini); Brooke (Maserati); Giraud (Simca Gordini); Chaboud (Delahaye)

Vincitore: Jean-Pierre Wimille (Alfa Romeo), in 3 h 10’42” 2/5 pari a 113,263 km/h

Gran Premio del Valentino 1952

Nel 1952 l’Automobile Club di Torino non soltanto riuscì a organizzare nuovamente la gara, ma anche a riservarla alle vetture di F1, proprio in una stagione in cui quasi tutta Europa, di fronte alle difficoltà di allestire gare con questo tipo di vetture, avevano optato per la Formula 2, con conseguenti oneri e rischi minori. Su di un tracciato assolutamente inedito presero il via tredici vetture. Tra esse, quattro Ferrari ufficiali affidate ad Ascari, Villoresi, Taruffi e Farina. 5 autovetture Ferrari ottennero i primi 5 posti. La vittoria fu di Villoresi dopo che i migliori protagonisti della gara dovettero ritirarsi per avarie meccaniche o incidenti, come quello occorso a Nino Farina che abbandonò la gara dopo aver dato spettacolo per 32 giri.

Pos Nr Pilota Vettura Giri Tempo/Ritiro
124Luigi VilloresiFerrari 375602h06:25.3
232Piero TaruffiFerrari 50060+ 1:09.3
322Rudolf FischerFerrari 50058+2 giri
48Peter WhiteheadFerrari 12558+2 giri
534Alberto AscariFerrari 37556+4 giri
620Johnny ClaesTalbot-Lago T26C55+5 giri
NC12Charles de TornacoTalbot-Lago T26C51
Rit20Giuseppe FarinaFerrari 37531Incidente
Rit4Philippe EtancelinTalbot-Lago T26C16Trasmissione
Rit30Peter HirtFerrari 2126Motore
Rit18Adolfo MacchieraldoMaserati 4CLT/480Incidente
Rit16Hans StuckAFM 40Incidente
Rit26Franco RolOsca 4500G0
NA2Johnny ParsonsFerrari 375
NA6Felice BonettoMaserati 4CLT/48
NA10Harry SchellMaserati 4CLT/48
NA14Luigi PiottiOsca 4500G
NA36Stirling MossBRM 15
NA38Juan Manuel FangioBRM 15
NA40Ken WhartonBRM 15

Gran Premio del Valentino 1955

L’edizione più celebre è probabilmente quella del 1955, dominata dall’indimenticabile Alberto Ascari su Lancia D50. La corsa si svolse domenica 27 marzo e venne preceduta, come accade ancora oggi, dalla giornata di prove libere. La pole position andò ad Ascari che però si fece superare subito dalle Maserati di Musso, Mieres e Behra. Il quartetto rimase al comando per buona parte della gara finché, al ventunesimo giro, Musso uscì di pista e quindi di scena per la rottura di un tubo dell’olio aprendo la strada ad Ascari. Da quel momento sarà un monologo del pilota della Lancia che taglierà il traguardo davanti a Mieres, regalando alla scuderia torinese la prima vittoria in un Gran Premio di Formula 1. I suoi tifosi, per ricordare l’ultima gara vittoriosa del loro idolo sul circuito del Valentino, scrissero il nome di Alberto Ascari e il numero di posizione della sua auto con lettere di marmo incastonate nell’asfalto, in corrispondenza del punto che occupava la sua Lancia sulla griglia di partenza, posizionata di fronte al castello del Valentino. L’iscrizione è visibile tutt’oggi.

Pos Nr Pilota Vettura Giri Tempo/Ritiro
16Alberto AscariLancia D50902h40:21.2
232Roberto MieresMaserati 250F90+27.1
330Luigi VilloresiLancia D5090+1:44.2
422Eugenio CastellottiLancia D5090+1:44.8
520Harry SchellFerrari 62587+3giri
636Louis RosierMaserati 250F79+11giri
726Berardo TaraschiFerrari 16679+11giri
818Maurice TrintignantFerrari 62575+15giri
914Prince BiraMaserati 250F66+24giri
Rit12Lorenzo GirardFerrari 50044Guasto
Rit10Alfonso de PortagoFerrari 62534Carter
Rit2Giuseppe FarinaFerrari 62522Cambio
Rit34Luigi MussoMaserati 250F21Perdita d’olio
Rit8Jean BehraMaserati 250F12Sospensione
Rit24Cesare PerdisaMaserati 250F12Sospensione
NP4Sergio MantovaniMaserati 250F-Incidente in prova
NA16Ottorino VolonterioMaserati A6GCM-Iscrizione annullata
NA28Mario AlborghettiMaserati 4CLT/48-Auto non pronta